venerdì 15 gennaio 2010

TUTTO È RELATIVO

Poche ore fa a pechino la polizia,con presunte irregolarità,ha impedito lo svolgimento d'un gay pride...niente di strano,ma se pensiamo che sino ad una decina d'anni fa si finiva in prigione e che solo nel duemilauno l'omosessualità è stata non più considerata malattia mentale,tutto il quadro assume un aspetto diverso..era da tanto che non scrivevo più qui sul mio caro bloggino da scienziata pazza e che quest'argomento andrebbe meglio su quello sempre mio su splinder..ma così mi va adesso,ora..se penso che quando vado a compare cose dal mio negozio preferito cinese,dove l'amica che lo gestisce mi guarda strana e dice no no,quando compro collant o orecchini..ora tutto è chiaro,altro che mentalità italiana..ma se noi pensiamo che in cina il popolo glbt s'aggira sui quaranta milioni,allora è chiaro come tutto sia relativo..ebbene,così come la mia amica negoziante cinese,a furia di conoscermi non fa più facce strane quando compro oggetti femminili,tutto si proietta in una dimensione così vasta e complessa,che questo futuro globale sembra avere più un senso..in fondo noi questo processo d'integrazione sulla questione della diversità di genere(quindi non solo mera questione sessuale)l'abbiamo iniziata nei lontani anni ottanta di cui modestamente la sottoscritta è stata pioniera..allo stato attuale delle cose..come si fa a criticare i cinesi perché con una scusa hanno chiuso un'ora prima dell'inizio la manifestazione gay a pechino?...in fondo tutto è relativo,o no?